Solo, o quasi, sul vecchio litorale tra ruderi di antiche civiltà, Ravenna Ostia, o Bombay – è uguale – con Dei che si scrostano, problemi vecchi – quale la lotta di classe – che si dissolvono… Pier Paolo Pasolini, Una disperata vitalità (1964)
Il suono come forma di narrazione dello spazio e del tempo, e come oggetto intorno al quale creare connessione impreviste.
Ponendosi in bilico fra cartografia sonora, soundwalk e documentario sonoro, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi compongono una drammaturgia partecipata per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Nuova Ostia. Guidati da un gruppo di artistə, attivistə e residenti nell’esplorazione del quartiere, Agnese e Massimo hanno raccolto registrazioni ambientali, conversazioni e interviste, attraversando un territorio complesso, incastrato tra il mare e la foce del Tevere, illuminato da quella “luce straziante” in cui Pasolini aveva immaginato di decomporsi. Un quartiere isolato dal resto della città a causa di una ferrovia obsoleta e malfunzionante, l’ultimo avamposto prima della gentrificazione, un approdo per circensi, religiosə, persone in cerca di un luogo da chiamare casa. Abbandonati dalla città, gli/le Ostiensi, hanno sviluppato pratiche di occupazione abitativa e culturale, e pratiche collettive di gestione del bene comune. Forme di resistenza contro l’abbandono che sono state praticate collettivamente.
Questo intreccio di voci e suoni è restituito all’ascolto in forma di soundwalk, permettendo al pubblico di insinuarsi in questa sorta di documentario acustico.
È chi ascolta, muovendosi tra i luoghi della mappa, a realizzare il montaggio, in un’esperienza di contemplazione dello spazio urbano che fonde realtà e immaginazione.
La camminata si svolgerà in gruppo e durerà circa 1 ora e 30′. È necessario presentarsi almeno 20 minuti prima dell’inizio della performance per la consegna dei dispositivi auricolari.
quando: il 3 dicembre alle 14.30 e il 4 dicembre alle 11.00 dove: appuntamento in Piazza della Stazione Vecchia come: gratuito con prenotazione a info@area06.com
Una proiezione acustica di 00121 Ostia: Etnografia sonora verrà presentata anche il 1o e l’11 dicembre in occasione di fermento_fest. Clicca qui per maggiori informazioni.
Massimo Carozzi è artista visivo, musicista e sound designer, esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. Si è occupato del sound design di numerosi documentari, film, spettacoli teatrali e di danza, in solo e collaborando con scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Nel settembre 2000 con Anna Rispoli e Anna de Manincor fonda Zimmerfrei, con cui partecipa a mostre collettive e personali, festival cinematografici, musicali e teatrali, in Italia e all’estero
Nata in Italia e cresciuta artisticamente tra Germania e Benelux, Agnese Cornelio è una regista video e teatrale il cui lavoro incrocia performance e film. Ha realizzato numerosi progetti per teatri di lingua tedesca e italiana e per festival internazionali Il suo documentario Fondata sul lavoro è stato premiato come miglior film sperimentale al Firenze Film Festival nel 2019. Dal 2020, insieme a Massimo Carozzi realizza diversi lavori sonori, di cui alcuni presentati nella trasmissione Tre Soldi di Radio3.
00121 Ostia: Etnografia sonora ideazione e realizzazione Massimo Carozzi e Agnese Cornelio ricerche e contenuti in collaborazione con Flavio Del Gracco, Federica Balducci, Laura Schettino, Ivan Gasbarrini, Chiara De Angelis, Dafne Rubini produzione AREA06 nell’ambito di fermento \\\ territori suoni moltitudini con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo, vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Teatro del Lido di Ostia, Alter Eco
Una festa lunga due giorni in cui rimescolare suoni, racconti e voci raccolte durante l’itinerario di fermento \\\ territori suono moltitudini, scoprendo forme di prossimità tra punti distanti dello spazio urbano.
Un coro temporaneo, una mappa acustica, uno spettacolo sonoro: tre esperienze artistiche, nate in stretta relazione con gli/le abitanti dei quartieri, si alternano a tavole rotonde, proiezioni filmiche, installazioni, live e dj set.
Cibo & Bevute by la cucina del Branca!
PROGRAMMA:
10 dicembre
17.30 | ATTENZIONE AI SAPERI! Politiche dell’ascolto e pedagogia — talk con Piersandra Di Matteo, Christian Raimo, Riccardo Fazi, Vanessa Roghi, Leonardo Zaccone, Marco Ceccotti, Simona Oppedisano
Data la capienza ridotta della sala per le proiezione di 00121 Ostia: Etnografia sonora e Le Cadeau si consiglia di rispondere alla mail di conferma per assicurarsi un posto.
ATTENZIONE AI SAPERI! Politiche dell’ascolto e pedagogia
talk con Piersandra Di Matteo, Christian Raimo, Riccardo Fazi, Vanessa Roghi, Leonardo Zaccone, Marco Ceccotti, Simona Oppedisano
Le arti performative, negli anni recenti, sono state capaci di inventare spazi pedagogici non collaterali al fare artistico ma integralmente artistici, promuovendo la condivisione di saperi incarnati, ripensando metodologie di trasmissione attraverso la sperimentazione di dispositivi della conoscenza alternativi a quelli canonici.
Centrale in queste pratiche è l’ascolto come riconfigurazione dell’attenzione, attivatore di una comprensione che implica il sentire, spazio che si lascia immaginare. E cosa accade se pensiamo la tecnica della presa di parola (teatrale) per una relazione pedagogica sistematica nelle scuole? Se proviamo a pensare l’ascolto come uno spazio privilegiato per la pratica dell’insegnamento? È possibile sperimentare altri formati e strumenti per la didattica e la condivisione dei saperi? Nell’incontro Attenzione ai saperi!, docenti, scrittrici, attori, teorici della performance e registi provano a ragionare sulla relazione tra ascolto e pedagogia a partire dall’esperienza dei podcast-lezioni di Maturadio, progetto nato dalla collaborazione tra Ministero dell’Istruzione, Rai Radio 3 e Treccani dedicato a student_ alle prese con la maturità e Cattivoni podcast scientifici per bambin_ prodotto da Treccani con la collaborazione didattica ed editoriale di Laudes.
Guidati da un gruppo di artistə, attivistə e residenti nell’esplorazione del quartiere, Agnese e Massimo hanno raccolto registrazioni ambientali, conversazioni e interviste, attraversando un territorio complesso, incastrato tra il mare e la foce del Tevere, illuminato da quella “luce straziante” in cui Pasolini aveva immaginato di decomporsi. Ponendosi in bilico fra cartografia sonora, soundwalk e documentario sonoro, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi compongono una drammaturgia partecipata per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Nuova Ostia. Dopo la passeggiata sonora che si terrà il 3 e 4 dicembre nei luoghi in cui è stata realizzata, 00121 Ostia: Etnografia sonoraprenderà la forma di un ascolto acusmatico, di una proiezione acustica in occasione di fermento_fest.
*l’evento ha una capienza limitata, rispondi alla mail di conferma per assicurarti un posto
ideazione e realizzazione Massimo Carozzi e Agnese Cornelio ricerche e contenuti in collaborazione con Flavio Del Gracco, Federica Balducci, Laura Schettino, Ivan Gasbarrini, Chiara De Angelis, Dafne Rubini
Francesca Della Monica A Voce Spiegata
Se la voce è transito tra lo spazio interno e quello esterno, A Voce Spiegata riunisce un gruppo eterogeneo di persone per comporre una trama espressiva e relazionale che parte proprio dalla voce come materia che vive tra le cose. Guidato da Francesca Della Monica, un coro dalla composizione meticcia radunato nel quartiere di Torpignattara indaga le possibili configurazioni tra azione vocale e gestualità, sperimentando la risonanza del corpo in relazione allo spazio fisico, sia esso generato dalle relazioni che immaginativo, studiando le potenze della voce cantata e parlata, giocando con la percezione del ritmo e con la polifonia, tra azione performativa collettiva e improvvisazione individuale.
ideazione e regia Francesca Della Monica con Caterina Ardizzon, Angelica Azzelini, Denise Bezzicheri, Anna Dall’Olio, Carlo Maria Fabrizi, Margherita Failla, Paola Francesca Frasca, Daria Greco, Giada Lorusso, Valerio Marini, Sebastian Marzak, Bruna Misceo, Matteo Palazzo, Caterina Paolinelli, Margherita Patti, Laura Pece, Leonardo Venturi, Giulia Virgili, Laura Zanacchi in collaborazione con Fortezza Est
Occhiaia47 live
Occhiaia47, all’anagrafe Tommaso Drovandini, inizia la sua carriera giovanissimo, all’età di 13 anni, nel suo quartiere Talenti. Dopo essersi fatto un nome nei contest della scena romana, approda al 3tone Studio di Depha Beat, con cui inizia una collaborazione che porta avanti per molto tempo. Dopo aver passato più di due anni a registrare, i due decidono di pubblicare le prime canzoni, che raggiungono discreti risultati con il pubblico. Il suo primo album ufficiale, “Tommy”, è fuori dal 25 giugno. A fermento_fest porta un suo live, per immergerci e sintonizzarci con il sound del quartiere.
EQUOHM dj set
Equohm è un dj e producer con base a Roma. In particolare, attraverso il progetto SINCE – che co-fonda nel 2012 – ricerca, promuove, miscela musica insolita e sbilenca, impregnata di basse frequenze, in grado di stimolare menti e corpi.
Myriam Van Imschoot + YouYou Group Le Cadeau*
Le Cadeau (2018) è un film realizzato da Myriam Van Imschoot in collaborazione con quattro membrə dell’ensamble vocale YouYou Group di Bruxelles che raccontano della loro relazione con il desiderio, la voce, l’appartenenza e la rivolta.
Fatiha, Malika, Anissa e Sarah non sembrano avere molto in comune tranne che per la loro relazione speciale con lo “youyou”, nome coloniale francese per il grido acuto che le donne del Nord Africa e del Medio Oriente lanciano come espressione di intense emozioni. Ma le loro storie sul desiderio, la migrazione, la rivolta e l’essere/desiderio si dipanano verso un’affermazione collettiva e poetica della solidarietà femminile. L’intreccio delle testimonianze rivela una trama di interdipendenza e di eco, a dispetto delle differenze, culminando in una straordinaria esibizione sui tetti di Bruxelles che supera la portata individuale e chiama alla nascita di un movimento più ampio.
Il film è stato originariamente commissionato da Kunsthal Extracity ed è nella collezione di Argos, premiato nelle selezioni del Jakarta Film Festival, del Daku Bengladesh Film Festival, del Wunderground festival at Verbeke Foundation.
regia Myriam Van Imschoot riprese, luci, color grading Thomas Schira suono, missaggio Quentin Jacques montaggio video Myriam Van Imschoot, Luca Mattei montaggio suono Myriam Van Imschoot produzione Kunstenwerkplaats co-produzione ExtraCity, Beursschouwburg, Q-O2 supporto Vlaamse Gemeenschap, Vlaamse Gemeenschapscommissie, Darna-Express
*l’evento ha una capienza limitata, rispondi alla mail di conferma per assicurarti un posto
Alessandra Eramo Canto Notturno
Canto Notturno è una performance sonora che Alessandra Eramo crea insieme a un gruppo di performer e persone residenti a Roma, immergendosi nell’immaginario notturno e nel paesaggio in continua evoluzione della città.
Partendo dal potere immaginativo della notte e dai suoni misteriosi che essa offre, esplorando lo stato tra il sonno e la veglia, il coro ascolta e interpreta con tutte le cellule del proprio corpo il paesaggio sonoro urbano al confine tra reale e immaginario, fluttuando tra presente e risonanze della memoria dei luoghi.
Attraverso la pratica estetica e politica dell’ascolto dello spazio, l’improvvisazione vocale, il racconto, l’uso di tecniche vocali estese e la registrazione dei suoni ambientali, in Canto Notturno il coro mette in scena le suggestioni acustiche crepuscolari semi-nascoste e udibili dello spazio urbano, creando una drammaturgia vocale di canti, rumori, ninna nanne, preghiere e lingue inventate. I reperti di memorie sonore collettive e personali, le narrazioni, i testi, i suoni e i canti ritrovati emergono e mutano in un percorso di ricostruzione irrazionale, laddove la voce umana si getta all’avventura dell’oscurità.
ideazione e regia Alessandra Eramo con Carla Andreano, Alessandra Diodati, Beatrice Miniaci, Caterina Rossi, Donatella Montinaro, Francesca Danesi, Giulia Chiaramonte, Karima Gehnyei, Maria Luisa Usai, Mariana Borrelli in collaborazione con Brancaleone
Karima2G live
Karima DueG è una cantante, rapper, danzatrice e beatsmith italiana-liberiana. Inizia il suo percorso come danzatrice, prima di diventare conduttrice radio e speaker in molti club italiani. Lavorando con la stazione italiana di musica elettronica, dance, house M2o, è diventata una delle voci ufficiali e la spina dorsale degli eventi del network e entra a far parte del progetto di Al-Jazeera ‘Surprising Europe’, che ha riunito artisti di diversi paesi europei. Nel 2013, dopo aver riscoperto le sue radici in un viaggio di ritorno nella sua terra natale, la Liberia, Karima DueG è diventata direttrice di un orfanotrofio nella capitale, Monrovia. Una volta tornata in Italia, ha utilizzato la musica come mezzo per far emergere i valori della sua cultura d’origine in una prospettiva italiana, concentrandosi sull’integrazione della seconda generazione in Europa. Di recente ha pubblicato Alzati che è il suo primo singolo italiano, e sta tornando in studio per lavorare al suo prossimo album.
FUKINSEI dj set
Fukinsei è una DJ, label manager, conduttrice radiofonica, scrittrice attiva dal 2020. Le sue radici siciliane, i suoi studi di etnomusicologia, la sua passione per il marranzano l’hanno portata a un’ossessione per i suoni profondi, spezzati, oscuri e isterici. Dark Break, Footwork, Hardcore Jungle, Hip Hop, Rave sono solo alcuni dei generi musicali che esplora. È cofondatrice dell’etichetta/collettivo Reyetto Tapes. È resident al Magick Bar e su Radio Raheem. Ha condiviso la console con Judaah (BFDM), Dj Loui (Jupiter4) e ha suonato al fianco di artistə come Moor Mother, Pessimist, Mati Drome, Bristol Normcore, Abadir, Sha Ru. Ha suonato in festival come Manifesto (RM) e Ortigia Sound System (SR).
Paesaggi musicali alla zona bar by Bosco Marino
Bosco Marino è una creatura ibrida che si muove tra Roma, Bologna, Milano e le rispettive comunità montane e rurali, ricercando ossessivamente particolarità e curiosità nascoste in sottoboschi sonori diversi e distanti tra loro. Dalla techno all’hard drums, dall’ambient alla trap, dalla downtempo al dub, dal synth pop alla dance, nei suoi eclettici mix immagina paesaggi morbidi come manti erbosi, per poi arrampicare tra i beat più rocciosi e massicci, accompagnando chi ascolta in un’escursione sonora in cui si balla e si sogna, fino a perdersi. A fermento_fest accoglierà il pubblico nella zona bar del Brancaleone, scandendo il concatenarsi del programma con ascolti e selezioni.
L’ascolto come dimensione politica da rivendicare, il suono come materiale che rende le persone capaci o non capaci di agire.
In quali modi la norma e le forme di organizzazione del suono informano l’esperienza e la capacità di ascoltare dei soggetti? Come alterano la socialità in contesti determinati? L’artista e teorico statunitense Brandon LaBelle – tra le figure più rilevanti negli studi sul suono e sulle sue implicazioni politiche – presenta al Teatro Biblioteca Quarticciolo Per una giustizia acustica, lecture-performance in cui esplora il dominio dell’acustico nella sua dimensione critica e creativa.
Ben più che semplice proprietà dello spazio o forma di conoscenza, il suono si pone come una tra le più dense questioni politiche e sociali del presente, da dove osservare i processi di costruzione del potere, della subalternità, dell’esclusione. Se l’acustico è concepito come agone performativo diventa il campo da cui osservare la capacità di agire dei soggetti, rinegoziando questioni cruciali come la tensione tra appartenenza e non-appartenenza. Intrecciando teoria e ascolto, la lecture analizza pratiche che agiscono attraverso strategie di orientamento e disorientamento, sincronizzazione ed echi, consonanza e dissonanza, modi per rimodulare i volumi, modificare i ritmi, disseminare le tonalità dominanti in determinati contesti, e infine nutrire il diritto all’ascolto e ad essere ascoltat_.
Brandon LaBelle è artista, autore e teorico statunitense basato a Berlino. Il suo lavoro si concentra sulle questioni dell’agency, della vita delle comunità, sulle culture resistenti e sulla poesia, declinandosi in una serie di collaborazioni e iniziative para-istituzionali, tra cui The Listening Biennial and Academy (2021-), Communities in Movement (2019-), The Living School (with South London Gallery, 2014-16), Oficina de Autonomia (2017), The Imaginary Republic (2014-19), Dirty Ear Forum (2013-), Surface Tension (2003-2008), and Beyond Music Sound Festival (1998-2002). Nel 1995 fonda Errant Bodies Press, un progetto editoriale indipendente per la diffusione della sound art e degli studi su suono, performance e poesia, la ricerca artistica e il pensiero politico contemporaneo. Tra le sue pubblicazioni: The Other Citizen (2020), Sonic Agency (2018), Lexicon of the Mouth (2014), Acoustic Territories (2010, 2019) e Background Noise (2006, 2015). Il suo ultimo libro, Acoustic Justice (2021), propone un modello acustico attraverso cui affrontare questioni urgenti per un giustizia sociale.
Raccontarsi, costruire luoghi e comunità attraverso le pratiche dell’ascolto a cura di Ilaria Gadenz e Carola Haupt / Radio Papesse
La radio come spazio performativo, l’ascolto come pratica collettiva in cui ri-fare comunità.
Attraverso l’analisi di lavori audio, Radio Papesse compone un percorso sulle pratiche di ascolto critico che raccontano luoghi, comunità, territori e paesaggi. Alternando modelli narrativi lineari a creazioni sperimentali, il programma presenta casi-studio e produzioni radiofoniche che adottano il suono come strumento critico di conoscenza – per mezzo di tessiture acustiche e meccanismi narrativi – contro le facili retoriche del multiculturalismo della diversità delle culture.
Per fermento \\\ territori suoni moltitudini propongono un seminario, aperto e gratuito, in cui focalizzarsi sull’ascolto come atto di resistenza, come spazio cognitivo alternativo, che invita a prendere rischi, a occupare precise posizioni, a rinegoziarle nel presente come istanze prefigurative.
quando: l’11 novembre, dalle 15 alle 19 dove: Brancaleone, via Levanna 11 come: la partecipazione è gratuita, per info e iscrizioni scrivi a info@area06.com
Radio Papesse è un archivio audio digitale dedicato alla documentazione e all’approfondimento delle arti visive e performative: produce e distribuisce interviste, podcast, documentari e percorsi sonori per musei e istituzioni culturali. Da sedici anni promuove e diffonde le arti sonore, invitando artisti, producers e DJ a rinnovare le regole della trasmissione, del racconto radiofonico e della narrazione audio. Tra i progetti di lungo corso: Lucia [luciafestival.org], un festival dell’ascolto radiofonico e del podcast (la cui prossima edizione si terrà dal 9 all’11 dicembre a Firenze) e Süden Radio, un progetto d’investigazione sonora dei Sud, della loro costruzione ideologica e delle loro narrative.
Radio Papesse è inoltre lo spazio digitale in cui verranno archiviati i lavori audio realizzati nell’ambito di fermento \\\ territori, suoni, moltitudini.
Alessandra Eramo Canto Notturno performance sonora per coro e field recordings, 2022
Canto Notturno è una performance sonora che Alessandra Eramo crea insieme a un gruppo di performer e persone residenti a Roma, immergendosi nell’immaginario notturno e nel paesaggio in continua evoluzione della città.
Partendo dal potere immaginativo della notte e dai suoni misteriosi che essa offre, esplorando lo stato tra il sonno e la veglia, il coro ascolta e interpreta con tutte le cellule del proprio corpo il paesaggio sonoro urbano al confine tra reale e immaginario, fluttuando tra presente e risonanze della memoria dei luoghi.
Attraverso la pratica estetica e politica dell’ascolto dello spazio, l’improvvisazione vocale, il racconto, l’uso di tecniche vocali estese e la registrazione dei suoni ambientali, in Canto Notturno il coro mette in scena le suggestioni acustiche crepuscolari semi-nascoste e udibili dello spazio urbano, creando una drammaturgia vocale di canti, rumori, ninna nanne, preghiere e lingue inventate. I reperti di memorie sonore collettive e personali, le narrazioni, i testi, i suoni e i canti ritrovati emergono e mutano in un percorso di ricostruzione irrazionale, laddove la voce umana si getta all’avventura dell’oscurità.
Il laboratorio è rivolto a persone che condividono un forte interesse nel lavorare con la voce, il corpo, la poesia sonora e il paesaggio sonoro e avrà un esito pubblico il 10 e 11 dicembre al Brancaleone, in occasione della festa finale di fermento \\\ territori suoni moltitudini.
quando: dal 22 al 28 novembre + 9 e 10 dicembre, h 15-19 dove: Brancaleone, via Levanna, 11
È previsto un gettone di 200€ destinato ai/lle partecipanti.
Per iscriverti invia una mail a info@area06.com con nome, cognome e numero di telefono, allegando un vocale di massimo 30 secondi in cui racconti brevemente perché ti piacerebbe partecipare al progetto.
Taranto, estate 1999 ho diciassette anni, è notte, forse sono le 2 ma io ancora non dormo, sono nella mia camera e la finestra è aperta. La strada fuori è deserta, tra il grattacielo rosso e la mia casa c’è un prato selvatico. Ascolto il rumore di un’automobile che passa, ad un certo punto frena, si ferma e io mi affaccio alla finestra. L’uomo alla guida scende dalla sua macchina, con calma, e all’improvviso inizia ad urlare lì, tutto solo. Lui urla. È un urlo netto, breve e disperato, la sua voce è profonda come quella di una partoriente. Poi l’uomo torna nella sua macchina, accende il motore e continua il suo viaggio. Il mio ascolto torna ai grilli del prato di periferia.
Alessandra Eramo, ottobre 2022
Alessandra Eramo è un’artista, cantante e compositrice residente a Berlino che lavora con la performance e l’installazione, la poesia sonora e visiva, il video e il disegno, esplorando i territori acustici latenti della voce umana e il rumore come materia socio-politica. Sviluppa progetti artistici, performances e opere radiofoniche che affrontano le questioni relative al corpo, alla memoria e all’identità. Ha esposto in numerosi festival, radio, musei, gallerie e istituzioni in Europa, Stati Uniti, Canada, Turchia e Cile. È co-fondatrice di Corvo Records a Berlino, dove è membro del project space Errant Sound, e suona nell’Ensemble di Musica Elettronica Böseblick con Ariel Orah, Korhan Erel e Kirsten Reese.
MUNICIPIO V Francesca Della Monica A VOCE SPIEGATA
Se la voce è transito tra lo spazio interno e quello esterno, A Voce Spiegata riunisce un gruppo eterogeneo di persone per comporre una trama espressiva e relazionale che parte proprio dalla voce come materia che vive tra le cose. Guidato da Francesca Della Monica, un coro dalla composizione meticcia indagherà le possibili configurazioni tra azione vocale e gestualità, sperimentando la risonanza del corpo in relazione allo spazio fisico, sia esso generato dalle relazioni che immaginativo, studiando le potenze della voce cantata e parlata, giocando con la percezione del ritmo e con la polifonia, tra azione performativa collettiva e improvvisazione individuale.
Il laboratorio è aperto a tutt_, a prescindere da età, provenienza, esperienza pregressa, ecc. e avrà un esito pubblico il 10 e 11 dicembre al Brancaleone, in occasione della festa finale di fermento \\\ territori suoni moltitudini.
quando: dal 3 al 9 dicembre, h 15-19 dove: Teatro Studio Uno, via Carlo della Rocca 6
È previsto un gettone di 200€ destinato ai/lle partecipanti.
Per partecipare invia una mail a info@area06.com indicando nome, cognome e numero di telefono, raccontandoci brevemente perché ti piacerebbe partecipare al progetto
Scadenza: 25 novembre
Francesca Della Monica è una delle voci più interessanti del panorama musicale internazionale. Dopo gli studi classici si è formata all’interno del repertorio contemporaneo, da John Cage a Sylvano Bussotti, lavorando nel frattempo come trainer vocale all’interno di importanti produzioni teatrali. Collaboratrice dei/lle maggior_ registi_ italian_, da alcuni anni conduce seminari e performatività delle sue esibizioni rende il suo lavoro perfetto per una ricerca sulle contaminazioni tra musica e teatro. Ha di recente dato alle stampa il volume che raccoglie le sue pratiche e ricerche teoriche A Voce Spiegata. Diario di bordo sulle rotte della vocalità (La casa Uscher, 2022).
La voce come atto di presenza, materia che produce lo spazio tra i corpi, il suono come paesaggio urbano concreto e immaginato, emergono da una pratica che chiede alla collettività altre soglie di ascolto.
fermento \\\ territori suoni moltitudini spalanca la soglia del proprio itinerario e invita gli/le abitanti di Roma ad aggregarsi lungo il suo tragitto per due progetti partecipativi gratuiti, incentrati sul canto corale, l’espressività della voce, l’improvvisazione vocale e il field recording, che insieme diventano strumenti di racconto dello spazio urbano.
Due progetti differenti, aperti a persone senza esperienza performativa, oltre che ad artist_, performer, studios_ e rivolti in prima battuta a chi vive e attraversa i territori dei Municipi III e V.
È previsto un gettone di 200€ per i/le partecipanti a ciascuno di questi percorsi pedagogici e creativi, che avranno un esito pubblico il 10 e 11 dicembre al Brancaleone, in occasione della festa finale di fermento \\\ territori suoni moltitudini.
Canto notturno a cura di Alessandra Eramo performance sonora per coro e field recordings
dal 22 al 28 novembre + 9 e 10 dicembre Brancaleone Municipio III
a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino / Al.Di.Qua Artists
Il suono come ambiente e luogo di incontro, la disabilità sensoriale come dimensione in cui sperimentare possibilità espressive e drammaturgiche insite nel linguaggio della danza: a partire da queste premesse fermento \\\ territori suoni moltitudini ospita tre giorni di formazione, rivolti a artistǝ e operatorǝ culturali e sociali, in cui approfondire la pratica dell’audiodescrizione poetica, proposta da Giuseppe Comuniello, performer cieco, e Camilla Guarino, performer e drammaturga vedente e con la quale è possibile rendere accessibile la danza e i linguaggi del performativo alle persone con disabilità visiva, ripensando radicalmente il modo con cui queste vengono prodotte e fruite.
Da molti anni Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello vanno a teatro insieme, soprattutto a vedere spettacoli di danza. Giuseppe è un performer cieco, Camilla performer e drammaturga. Unendo la loro esperienza quotidiana da spettatorǝ e artistǝ, da un anno collaborano per creare audiodescrizioni poetiche live di spettacoli di danza.
La loro ricerca artistica muove dalla pratica dall’audiodescrizione come mezzo di accessibilità di spettacoli di danza per un pubblico cieco e ipovedente, arrivando poi a concepirla come fonte primaria di creazione e ispirazione drammaturgica, in continua interazione con il lavoro artistico.
Il laboratorio mira ad ampliare la consapevolezza di operatorǝ e artistǝ circa le possibilità e le questioni legate all’accessibilità per le persone con disabilità visiva nello spettacolo dal vivo, sperimentando la pratica dell’audiodescrizione tanto da un punto di vista teorico che pratico, attraverso esercizi di movimento, ascolto, visione, condivisione.
quando: il 28 ottobre, ore 16 alle 19 e il 29 ottobre, ore 11 alle 18 dove: Brancaleone, via Levanna 11 come: la partecipazione è gratuita, per info e iscrizioni scrivi a info@area06.com entro il 26 ottobre
Giuseppe Comuniello si forma con il coreografo Virgilio Sieni col il quale lavora ancora oggi. È interprete in produzioni del Balletto Civile, Alessandro Schiattarella, Emanuel Gat e altri. Conduce laboratori sul movimento e fa parte dell’associazione Al Di Qua Artists – Alternative Disability Quality Artists.
Camilla Guarino si forma come danzatrice avvicinandosi al teatro durante il periodo universitario. Collabora presso la compagnia Virgilio Sieni per terminare i suoi studi con un master in drammaturgia presso l’Accademia Silvio d’Amico. Autrice, danzatrice e drammaturga, è parte dell’Associazione Al Di Qua Artists – Alternative Disability Quality Artists e si occupa della realizzazione di audio descrizioni poetiche per la danza.
Audiodescrizioni poetiche per la danza fa parte di fermento \\\ territori suoni moltitudini realizzato da AREA06 direzione artistica di Piersandra Di Matteo con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo, vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali
in collaborazione con Astra, Brancaleone con il supporto di Short Theatre
Il suono come forma di narrazione dello spazio e del tempo, e come oggetto intorno al quale creare connessione e interazioni impreviste.
Ponendosi in bilico fra mappatura acustica, soundwalk e documentario sonoro, Agnese Cornelio e Massimo Carozzi compongono una drammaturgia partecipata per occhi e orecchie che racconta, e reinventa, il territorio di Ostia.
In una prima fase, saranno condotti da alcune “guide” nell’esplorazione del quartiere, raccogliendo registrazioni ambientali, conversazioni, interviste con chi vive, lavora o semplicemente lo attraversa, per dar vita a un racconto in prima persona di un preciso universo sociale e ambientale.
Conclusa la prima fase, la mappatura si tradurrà in una playlist geolocalizzata che permetterà al pubblico di insinuarsi in questa sorta di documentario acustico. Il suono del presente e il suono registrato si toccano in un punto esatto e preciso, in cui, da sempre e per sempre, scorrono numerosi tempi paralleli. È chi ascolta, muovendosi tra i luoghi della mappa, a realizzare il montaggio, in un’esperienza di contemplazione dello spazio urbano che fonde realtà e astrazione.
L’esito di questo percorso è 00121 Ostia: Etnografia sonora, una camminata sonora che parte dal Teatro del Lido di Ostia, in programma il 3 e 4 dicembre.
Con questa modalità Massimo Carozzi, in solo e in collaborazione con Agnese Cornelio ha realizzato quattro etnografie sonore: Ponte Sonoro (2018), su un quartiere popolare della città di Massa; Zona U (2019), sulla Zona Universitaria di Bologna; Temporaneamente Bucaletto (2020), su un quartiere di prefabbricati di Potenza; e Forza Lavoro (2021) sulla Z.A.I., la zona industriale di Verona.
Massimo Carozzi è artista visivo, musicista e sound designer, esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. Si è occupato del sound design di numerosi documentari, film, spettacoli teatrali e di danza, in solo e collaborando con scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Nel settembre 2000 con Anna Rispoli e Anna de Manincor fonda Zimmerfrei, con cui partecipa a mostre collettive e personali, festival cinematografici, musicali e teatrali, in Italia e all’estero
Nata in Italia e cresciuta artisticamente tra Germania e Benelux, Agnese Cornelio è una regista video e teatrale il cui lavoro incrocia performance e film. Ha realizzato numerosi progetti per teatri di lingua tedesca e italiana e per festival internazionali Il suo documentario Fondata sul lavoro è stato premiato come miglior film sperimentale al Firenze Film Festival nel 2019. Dal 2020, insieme a Massimo Carozzi realizza diversi lavori sonori, di cui alcuni presentati nella trasmissione Tre Soldi di Radio3.
Etnografia sonora fa parte di fermento \\\ territori suoni moltitudini realizzato da AREA06 direzione artistica di Piersandra Di Matteo con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo, vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali
in collaborazione con Teatro del Lido di Ostia, Alter Eco
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